Ci sono due concetti, che ho scoperto all’inizio del mio percorso di formazione personale, che mi hanno cambiato letteralmente la vita. In questo articolo te ne racconto uno che potrà aiutarti ad iniziare il percorso verso la realizzazione dei tuoi sogni.

Ti avviso: imparare questa tecnica richiede anzitutto un atteggiamento mentale positivo. La tua visione della vita, la felicità e la pienezza dipendono dall’atteggiamento che adotti ogni giorno.

“La vita non è ciò che ti accade, ma come reagisci a ciò che ti accade.” – Viktor Frankl

Lo “zio” Viktor è stato uno psicologo austriaco sopravvissuto all’Olocausto, per cui su questo tema la sa davvero lunga!

Tu hai qualche sogno nel cassetto?

Te lo chiedo perché la maggior parte delle persone a cui faccio questa domanda mi dicono di no. Le persone hanno smesso di sognare per non rimanere delusi ma in questo modo non fanno nessun passo nella direzione di ciò che desiderano… quindi saranno comunque delusi alla fine. Un gatto che si mangia la coda!

Un sogno è un obiettivo senza nessuna data di scadenza. Può essere legato a fare una attività, avere qualcosa o essere qualcuno. Se non hai almeno un sogno da realizzare prendi un foglio e scrivine almeno sette. Tra questi sette ce ne sarà almeno uno di grande ispirazione.

Non ci crederai mai ma la possibilità che tu raggiunga quell’obiettivo dipende in larga misura dal modo in cui pensi. La struttura dell’eccellenza infatti dipende dal modo in cui pensi e questo influenza le tue azioni. Imparare a riconoscere il modo in cui pensi ti darà la possibilità di trasformare quello che altri chiamano fortuna in successo programmabile.

Trasformiamo questo concetto astratto in qualcosa di pratico, così che tu lo possa usare ogni giorno, proprio come faccio io.

Il Potere del Focus

Seleziona la tua Realtà

Il focus mentale è una potente lente attraverso cui guardiamo la realtà. Ciò su cui scegliamo di concentrarci diventa il centro della nostra esperienza di vita. Da questo dipende il modo in cui reagiamo agli eventi.

Ti faccio subito un esempio per spiegarti come funziona

Focus: La Videocamera della Mente

Immagina di trasformarti in una sorta di spia alla James Bond, con il tuo cellulare come gadget segreto che funge da videocamera. Ecco che ti trovi in una festa super alla moda, piena di gente che balla, ride e si diverte.

Ma, ahimè, il tuo occhio da agente segreto viene catturato da una coppia che, in un angolino, sta litigando come due gatti su un tetto. Così inizi a filmarli, tenendo il tuo cellulare puntato su di loro per tutta la serata, mentre continuano a litigare come in una telenovela senza fine. La tua esperienza della festa si trasforma in un film di solo un genere: la “litigata fatale”.

Ora, pensa di tornare a casa e mostrare questo “thriller” ai tuoi amici. Si chiederanno se alla festa si facesse altro che litigare! Ecco, questa è un po’ la metafora della vita: la nostra esperienza si basa su ciò che decidiamo di osservare con la nostra “videocamera” personale, il nostro cervello. Questo incredibile regista sceglie di concentrarsi solo su alcuni aspetti, lasciando nel backstage tutto il resto.

Mentre leggi questo, il tuo cervello sta facendo il lavoro di un DJ esperto, selezionando ciò su cui devi concentrarti. Puoi scegliere di diventare improvvisamente consapevole della tua respirazione, come un yogi, o sentire il ritmo del tuo cuore come in una canzone, o persino prestare attenzione ai vestiti che indossi e all’effetto che hanno dove erano in contatto con il tuo corpo. Potresti anche notare i suoni, i colori e gli oggetti intorno a te che prima non avevi notato. Il tuo cervello, in ogni momento, lavora come un artista, scegliendo cosa portare sul palcoscenico della tua consapevolezza e cosa lasciare dietro le quinte. Hai visto quante informazioni stavi ignorando? Se non guidi il processo lasci fare al pilota automatico ma questo non è garanzia di ottimi risultati… tutt’altro!

In ogni istante della tua vita, la parte inconscia del tuo cervello è consapevole e controlla tantissime cose che accadono fuori e dentro di te, che la parte conscia provvede però a cancellare, focalizzandosi su ciò che in quel momento gli serve o gli interessa.

La Costruzione delle Esperienze

Le esperienze che viviamo sono fortemente influenzate da dove poniamo la nostra attenzione. Il cervello, come una videocamera, seleziona ciò che ritiene importante, trascurando altri dettagli.

La qualità della tua esistenza è in diretta proporzione alla qualità degli stati d’animo in cui vivi quotidianamente: come ti senti, determina come ti comporti e quindi mutare focus è fondamentale in quanto ci permette di cambiare stato d’animo.

È più semplice di quanto tu possa pensare. Infatti, puoi passare dalla depressione all’euforia in pochissimi secondi: pensa per qualche istante a tutto ciò che c’è di bello nella tua vita, alle persone che ti amano, a una cosa che ti appassiona, a ciò che ti diverte… come ti senti?

E ora prova a fare l’opposto, prova ad essere depresso! Se desideri farlo ci vuole solo un istante: un metodo infallibile è accendere la televisione e guardare il telegiornale, dove, una dietro l’altra, ti verrà propinata un’infinità di notizie che potrebbero deprimere chiunque.

Comincia a focalizzarti sulle ingiustizie che avvengono ogni giorno nel mondo, comincia a chiederti: “Perché il mondo è così ingiusto?”, “Perché così tanta povera gente soffre?”, e ti garantisco che ci vorrà un attimo per sentirti male! Però in questo stesso momento nel quale magari tante persone soffrono o muoiono, ce ne sono altrettante che stanno nascendo, ci sono uomini e donne che stanno amando, bambini che stanno sorridendo, situazioni che stanno migliorando…

Sta a noi scegliere quale parte del mondo “notare” di più e questa scelta condizionerà enormemente il nostro atteggiamento mentale e la nostra realtà soggettiva.

Cambiare Focus, Cambiare Vita

Se ti concentri costantemente su aspetti negativi, vivrai in uno stato di insoddisfazione e infelicità. Al contrario, ponendo attenzione sugli aspetti positivi, la qualità della tua vita migliorerà notevolmente.

Se non impariamo a dirigere il nostro focus, rischiamo di pagare un prezzo davvero molto caro!

Pensa a Elvis Presley, a John Belushi o a Kurt Cobain, cantante dei Nirvana, tutti personaggi dello spettacolo morti assai giovani; erano famosissimi, avevano successo e tutto il denaro necessario per qualsiasi cosa desiderassero, insomma, vivevano come molti vorrebbero vivere.

Come è possibile che una persona che ha avuto tutto dalla vita, possa essere così infelice al punto da arrivare ad uccidersi? Per quanto tutto ciò che ti circonda possa essere buono e positivo, puoi sempre trovare qualcosa che non rispecchia le tue aspettative: focalizzare l’attenzione lì è il modo migliore per creare infelicità nella tua esistenza. Al contrario ci sono moltissime persone che avrebbero più di un motivo per essere infelici, ma nonostante questo riescono a condurre una vita ricca di serenità e felicità, focalizzandosi su ciò che c’è comunque di bello nella loro esistenza ed essendone grate.

Le Domande Come Strumento di Focalizzazione

Le domande che ci poniamo guidano il nostro focus e possono trasformare il nostro stato d’animo. Domande costruttive e orientate alla soluzione possono portare a un cambiamento significativo nella percezione delle situazioni. Infatti le domande che ti fai determinano ciò su cui ti focalizzi, su cui orienti la tua attenzione e sono il modo più semplice che abbiamo a disposizione per spostare il nostro focus o quello di qualcun altro.

Se ti chiedessi all’improvviso di che colore hai le pareti di casa, il tuo cervello sposterebbe immediatamente l’attenzione su questa domanda, anche se non è correlata al tema della discussione.

Questo perché il tuo cervello risponde automaticamente alle domande che gli vengono poste, in un costante dialogo interno fatto di domande e risposte. Inoltre, il cervello continua a cercare risposte anche a questioni temporaneamente messe da parte, come ricordare un nome dimenticato che ti viene in mente dopo un po’. Al cervello non piaciono i cerchi che rimangono aperti.

La natura del cervello di cercare sempre risposte è una doppia arma: può migliorare la nostra vita o causarci dolore.

Ad esempio, domandarsi “Perché proprio a me?” in situazioni difficili porterà il cervello a trovare risposte negative. Spesso, le domande che ci poniamo contengono presupposti impliciti che, se non analizzati, possono rinforzare convinzioni negative.

Per esempio, chiedersi “Perché non riesco mai a imparare nulla?” presuppone falsamente di non essere in grado di imparare.

Le domande possono influenzare notevolmente il tuo stato d’animo e la tua autostima. Domande negative e improduttive, come “Perché le cose non cambiano mai?” o “Perché tutti gli amici mi fanno sempre soffrire?”, hanno presupposti che indeboliscono l’immagine che hai di te. È importante quindi imparare a farsi domande che focalizzino soluzioni piuttosto che problemi.

Le domande che guidano il tuo focus a cercare una soluzione sono quelle che iniziano così:

  • Come posso fare per…
  • In che modo posso…
  • Chi può aiutarmi a …

Mentre le domande che ti orientano al problema e lo fanno diventare più pensante iniziano con la parola “Perché”.

Pensaci: Se hai un problema credi che sia meglio chiedersi perché ho questo problema? oppure come posso fare per risolverlo? Quale domanda è migliore tra le due?

Come avrai notato, non ho mai parlato fino ad ora di domande buone o cattive, giuste o sbagliate, positive o negative, ma di domande più o meno produttive, potenzianti o depotenzianti.

Henry Ford si chiese “Come possiamo rendere accessibile a tutti l’automobile producendola in serie?” e migliorò la qualità della vita e le possibilità di spostamento di intere generazioni.

“Domande di qualità producono una vita di qualità” -Anthony Robbins

Nel momento in cui cominci a farti domande nuove, produttive e potenzianti, sposterai il focus su aspetti nuovi, produttivi e potenzianti; il tuo cervello avrà immediatamente accesso a risorse nuove, produttive e potenzianti ed entrerai automaticamente in stati d’animo nuovi, produttivi e potenzianti!

Ripeto: le domande più produttive sono tutte quelle che ti danno potere personale invece che toglierlo, che ti focalizzano sulle soluzioni invece che sui problemi, che ti mettono nelle condizioni di evolvere invece che limitarti. Queste domande iniziano con la frase “Come posso fare…” e non con la parola Perché!

Tecniche Pratiche per il Focus Positivo

Domande Potenzianti

Per trasformare le emozioni negative in emozioni positive, sono utili le domande potenzianti.

Eccone alcuni buoni esempi:

  • Come posso dare il meglio in questa situazione?
  • Cosa c’è di buono in questo?
  • Come posso raggiungere il mio obiettivo e divertirmi nel farlo?
  • Quali risorse ho a disposizione per raggiungere questo obiettivo?
  • Cosa posso imparare in questa situazione?
  • Come posso migliorare questo? Come posso migliorare me stesso?
  • Cosa devo fare per essere al mio meglio adesso?
  • Come posso comunicare al meglio con questa persona?
  • Cosa posso fare per esprimere tutto il mio potenziale adesso?

Saper porre a se stessi domande costruttive, soprattutto nei momenti difficili, è un’abilità che davvero fa la differenza nella qualità della nostra vita. Quando ci troviamo in difficoltà il nostro cervello tenderà istintivamente a rispondere “non posso farci niente” anche alle domande più produttive.

Conclusione

Ricorda che il potere di realizzare i tuoi sogni e obiettivi è fortemente influenzato dal tuo focus mentale. Attraverso l’adozione di un atteggiamento mentale positivo e la pratica di tecniche di focalizzazione costruttive, puoi trasformare i tuoi sogni in realtà.

Le domande che ti fai attivano il tuo cervello in un modo o in quello opposto e ti aiutano a fare tre cose contemporaneamente:

  1. Spostare il focus
  2. Cambiare stato d’animo
  3. Accedere alle tue risorse

Da ora in poi scegli con cura le domande che ti fai e vedrai che starai già camminando verso la realizzazione di ciò che desideri.

Se vuoi scoprire quali sono le 22 migliori domande per definire ottimi obiettivi li trovi a questo link

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