Quello che vedi rappresentato qui sopra è chiamato Ciclo del Successo o ciclo delle credenze. E’ un concetto così illuminante che quando lo avrai compreso sarai in grado di capire cosa genera i tuoi risultati in un campo e cosa invece li sabota in un altro.

In pratica si può leggere lo schema partendo da uno qualsiasi dei 4 riquadri. Io partirò dal quadro delle credenze perchè concettualmente è proprio da li che parte il tutto, parafrasando “In principio era la credenza, la credenza era presso L’IO, la credenza era l’IO!” ?

Farò 4 diversi esempi in contesti diversi per mostrare il potenziale di questo schema e come si ripercuote sulla vita di ognuno:

Primo Contesto: In azienda, sulla vendita.

effetto credenza positiva

Se un venditore crede che il prodotto che ha tra le mani sia fighissimo e sia economico rispetto alla concorrenza, questa credenza genera un potenziale. Giusto? Questo potenziale sara alto e grazie a questo potenziale alto il venditore inizierà a fare delle azioni, con entusiasmo, magari delle telefonate o delle visite al cliente.

Alla prima chiamata potrebbe riceve un bel NO, un rifiuto, e il venditore penserà tra se e se: “questo cliente non ha capito nulla” e ritenterà. Al secondo NO ricevuto, il venditore penserà: magari con questo ci riproverò fra un mese!

Se a fine giornata avrà contattato 20 persone e 4 avranno acquistato il prodotto (risultati delle azioni 4 su 20, una vendita ogni 5), attraverso la credenza filtrerà questo tipo di risultato dicendo: “hai visto che nonostante il momento infelice il prodotto si vende alla grande!! Avanti così e 4 al giorno sono almeno 20 prodotti a settimana…” e rinforzerà la credenza confermandola e avendo nuovo potenziale che riverserà in nuove azioni e così via. Ecco l’effetto del ciclo del successo!

La stessa cosa succederà se il venditore, invece di credere nel prodotto, crede in se stesso dicendo: “sono un grande venditore!”.

effetto credenza negativa

Se il venditore pur credendo nella bontà del prodotto, crede anche che questa crisi impedisca alle persone di acquistare perchè “i pochi soldi che i potenziali clienti hanno li tengono stretti” (credenza limitante e se mentre lo leggi ti risuona vera fatti qualche domanda… ?), il risultato sarà tutto diverso da prima.

Infatti, mi chiedo: questa credenza genererà un potenziale di partenza alto o basso? molto basso… Giusto? Con questa energia, il venditore farà meno visite e chiamate.

Dopo le prime due chiamate di fila a cui riceve un No secco questo venditore starà già pensando: “hai visto che avevo ragione, è tutto inutile, c’è la crisi!”

Mettiamo che abbia fatto solo 10 visite e che abbia venduto 2 prodotti (la stessa percentuale di prima 2 su 10 è sempre 1 su 5) ma il venditore guarderà ai sui risultati dicendo: che schifo, con questa crisi questo è il massimo che posso fare. E l’indomani, ancora più scoraggiato, farà ancora meno azione perchè “tanto è tutto inutile”…

Secondo Contesto: In famiglia, con i propri figli.

effetto credenza positiva

Se un padre crede che suo figlio sia un genio (molti genitori lo credono quando il figlio emette il primo suono e poi smettono di crederlo tra le elementari e le medie), quale potenziale riverserà nell’educazione del proprio figlio? altissimo. Sceglierà la scuola migliore, lo aiuterà a casa nei compiti, lo supporterà con insegnanti privati dove non eccelle per aiutarlo ad eccellere ecc.

Quando il figlio porterà a casa un bel voto lo elogerà e tra se penserà: “che figlio geniale, avrà un futuro brillante”. Quando porterà a casa un brutto voto penserà che la causa è l’insegnante che non capisce nulla o attribuirà la colpa a qualcos’altro perchè la credenza filtra anche in questo caso la realtà e non gli permette di ammettere che magari è solo una verifica andata male. In definitiva a fine anno guarderà alla pagella con questo filtro dorato e in ogni caso sarà di supporto al figlio con elogi, complimenti e possibilità.

effetto credenza negativa

Se un padre si è fatto la balzana idea che il figlio è un somaro (ritengo sia gravissimo, anche perché al massimo uno non eccelle in qualcosa ma è un giudizio su un comportamento e non sull’identità. “Sei un somaro” è una delle peggiori che si possano sentire e purtroppo ne sento di genitori che davanti alla coop urlano congetture di questo tipo ai figli e vi assicuro che non so cosa mi trattenga dal dare a quel genitore una lezione di comunicazione che si ricorderebbe per tutta la vita!!!).

Comunque se un padre ha questa idea che potenziale avrà verso il figlio? investirebbe in una scuola che costa un po di più ma che garantisce risultati migliori? Nooo perchè tanto il figlio è un somaro.

Quando il figlio avrà problemi, invece di aiutarlo lo farà sentire mal, dicendogli che non studia abbastanza e rinforzando il limite del figlio ancorandolo ?… lo manderà a ripetizione magari sottolineando che deve pure spendere soldi perchè lui non è bravo abbastanza.

Infine se porta a casa qualche bel voto sarà portato a pensare che avrà copiato, questo sempre per rinforzare la credenza. Nuovamente il ciclo del successo fa il suo lavoro, sia in postivo che in negativo.

Trezo Contesto: A scuola, per gli insegnanti

Voglio davvero bene agli insegnanti, mia moglie è insegnante oltre che nutrizionista e io sono un insegnante mancato (sarà una credenza ??) e credo fermamente che se eleviamo la qualità degli insegnanti in questo paese possiamo salvarci dalla disfatta. Bisogna investire risorse nella scuola… Se fossi un politico punterei tutto sulla scuola. Quindi invece di trattare questo terzo sterminato esempio e ridurlo a poche righe, invito gli insegnanti che leggono l’articolo ad andare ad approfondire l’Effetto Pigmalione che trovate qui https://it.wikipedia.org/wiki/Effetto_Pigmalione su wikipedia.

Quarto Contesto: In una competizione sportiva

influenza di una credenza negativa

Immagina di essere un atleta che si è allenato per mesi allo scopo di partecipare ad una competizione. Arrivato al giorno del match si trova davanti alcuni atleti molto più giovani di lui.

Naturalmente questo non significa nulla a meno che non inizi a pensare che la loro età significhi “che avranno tempi di ripresa inferiori e questi sbilanci la prestazione in loro favore”. Se l’atleta fosse lucido saprebbe che ilo risultato di una performance sportiva è l’insieme di 3 cose: un corpo allenato, la conoscenza di tecniche specifiche e la componente mentale.

Putroppo per lui invece la credenza depotenziante che ha creato lo porta a leggere ogni risultato come una conferma di quello che crede. Questa forma di pensiero è frutto di un BIAS della conferma che le neuroscienze hanno già studiato con grande evidenza di prove.

Il risultato di questo è che a metà della competizione starà già mollando, smetterà di mettere tutto il potenziale che avrebbe messo se la prima impressione fosse stata che essendo giovani erano certamente dei pivelli.

In definitiva “What you believe is what you get”, quello che credi si avvera. In italiano la chiamiamo la PROFEZIA CHE SI AUTO AVVERA.

Cambia ciò che ti limita, cambialo subito.

Sfortunatamente, come hai potuto comprendere, le credenze sono come Thanos (cit. Avangers) … sono ineluttabili! Non ci possiamo sottrarre ma possiamo prenderne conoscenza e vi assicuro che prenderne conoscenza è già il primo importante passo per togliere forza alla credenza.

Quando qualcosa funziona male nella vostra vita c’è una credenza che sta lavorando contro di voi. Prendi un foglio, scrivi la credenza e inizia a farti delle domande per capire quanto di vero c’è in quelle parole. La conoscenza è potere, il potere di cambiare ciò che non ci sta bene. Tutti vorrebbero cambiare il mondo, per avere un mondo migliore… allora consiglio di partire dall’unica cosa che possiamo certamente cambiare: noi stessi. Cambia te stesso e cambierai il mondo.

 

Credi a Babbo natale?

Quando capiamo che qualcosa in cui crediamo è fasullo lo riscriviamo in un istante. Pensa a questa cosa: c’è stato un tempo in cui anche tu hai creduto che la notte di natale, un paffuto signore con una lunga barba bianca, volasse sul mondo con una slitta trainata da renne magiche a portare regali… In quel momento questa cosa era vera, supportata da molti fatti:

  1. era sempre accaduto, da quando sei nato,
  2. i tuoi genitori confermavano la cosa,
  3. i giochi erano veri,
  4. avevi visto qualche film con Babbo natale

… il che dimostrava contro ogni strampalato dubbio che Babbo natale esisteva.

Poi c’è stato un anno che qualcosa ti ha fatto dubitare e hai cominciato a mettere in discussione la cosa e a smontare questa credenza raccogliendo prove a sostegno del contrario e cioè che Babbo Natale non è mai esistito! Lo so è stato un duro colpo ma da allora non sei più riuscito a credere ala sua esistenza… Sarà un po paradossale ma che lui esista o che non esista è sempre e solo dipeso da quello che tu pensavi nel tuo profondo.

Ecco perchè quando cambierai i pensieri che ti limitano inizierai a liberare il tuo vero potenziale, verso le cose che ami e soprattutto verso le persone che ami. Tu puoi farlo, è semplice e doveroso. Cerca le evidenza che sottolineano il contrario della credenza che ti limita… quelle evidenze sono sempre state sotto ai tuoi occhi ma tu nel le hai mai volute prendere in considerazione.

Qualcuno ha già cercato di spiegare ai miei figli che il Barbuto amico panciuto vestito di rosso non esiste ma per ora, seppur le evidenze siano sotto ai loro occhi, la credenza filtra la loro realtà…

Risorse suggerite

Nella mia esperienza di Master Practitioner ho constatato che la maggior parte dei principali problemi di salute derivi da conflitti di credenze all’interno della mente della persona.

Se prendere conoscenza della credenza non è sufficiente a cambiarla e se credi che, cambiando quella credenza tu possa risolvere una cosa importante della tua vita, sono a tua disposizione con una Coaching One to One per lavorare alla risoluzione di questi conflitti.

Nella maggior parte dei casi posso affrontare e aiutare la persona a risolvere un conflitto senza che mi si raconti nulla del conflitto in se, infatti la PNL lavora sulla struttura e non sul contesto. Questo la rende davvero efficace e speciale.

Vuoi leggere un ottimo libro che parla di queste tematiche? Ti suggerisco CONVINZIONI, di Robert Dilts, Tim Halbom, Suzie Smith, un libro tecnico, più rivolto ad operatori del settore che a utenti in cerca di qualcosa di pratico e semplice ma certamente un libro dove trovare molti spunti per capire la metodologia di lavoro durante sessioni di coaching specifiche su questo argomento.

Se invece sei curioso di capire come lavoro nelle mie sessioni di coaching leggi queste domande sulle sessioni di coaching