Durante una tua qualsiasi giornata sei continuamente bombardato con stimoli sensoriali che il cervello incamera e interpreta. Se ci pensi in questo preciso momento, mentre stai leggendo questo articolo, sullo schermo ci sono un sacco di informazioni come colori, dimensioni e tipo di font usato. Nella stanza c’è un odore che la tua mente inconscia sta campionando ma la tua mente conscia ignora fino a che non diventa eccessivamente piacevole o sgradevole. Allo stesso modo tu sai che i piedi sono nelle scarpe e/o nelle calze e puoi ascoltare la pressione che si esercita sul piede e di cui non ti eri accorto fino a che non te no ho parlato. Intorno a te insomma ci sono almeno un centinaio di stimoli e il tuo cervello deve fare una scelta perchè la tua mente razionale ne può gestire un numero limitatissimo: 7 più o meno 2!

Il Problema dei problemi

Molte persone credono di essere il centro del mondo, di avere la verità in tasca e forse fino a qualche tempo fa anch’io ero tra questi individui che in piena buona fede consideravano solo ed esclusivamente il propio punto di vista. In questo stato di trance, in modo inconsapevole, continuiamo a leggere la realtà intorno a noi e a dare significato alle cose solo ed esclusivamente a supporto di quello che già noi crediamo essere vero.

In questo stato non possiamo imparare cose veramente nuove ma solo confermare continuamente quello che già sappiamo.
Temo che il 95% della popolazione mondiale sia dentro a questa illusione, come se tutti indossassero occhiali colorati con lenti rosse e continuassero ad affermare che il sole è rosso, il limone è rosso ecc ecc. Che dire? dal loro punto di vista è vero ma in assoluto no e non c’è modo di farglielo capire se non aiutarli a togliersi gli occhiali per un istante.

Te lo chiedo per favore, adesso togli per un istante questi occhiali e leggi attentamente quello che ho da dire.

Chi sceglie cosa Filtrare?

La domanda nasce spontanea: Chi sceglie cosa ignorare e cosa considerare? La mente inconscia (sistema 1) che però non ama ragionare ma piuttosto ripetere una sequenza di cose che ha imparato ad essere funzionali. Una specie di algoritmo che ha ben 8 livelli, 8 filtri che in ogni istante scelgono quale degli stimoli tra quelli che stai vedendo, ascoltando e percependo fisicamente lasciare passare e quale cancellare.

Gli 8 filtri della percezione

Ci sono tre filtri principali:

  1. Generalizzazioni
  2. Cancellazioni
  3. Distorsioni

E altri 5 filtri secondari:

  • Meta-Programmi
  • Valori
  • Credenze
  • Decisioni Precedenti
  • Memorie

Vediamoli ora nel dettaglio per capire come ognuno di questi filtri inganna la tua percezione e di conseguenza il significato che dai alle cose.

N1 Generalizzazione

Da quando nasci inizi ad interpretare il mondo intorno a te e il tuo cervello cerca un modo comodo per semplificare e non doversi porre ogni volta un problema nuovo di interpretazione.

La generalizzazione è il processo tramite il quale si fa rientrare una esperienza in una categoria più ampia di cui è un esempio. Ricorda: Alla mente piacciono le scorciatoie (bias)! Generalizza ogni cosa che funziona.

Ad esempio la prima volta che ti sei trovato di fronte alla maniglia di una porta hai capito che per aprire la porta dovevi girare la maniglia. Questo principio è stato generalizzato e ogni volta che ti trovi davanti ad una maniglia di qualsiasi forma la prima cosa che il cervello farà è suggerirti di ruotarla per aprire la porta. Se la porta non si apre il sistema passa dalla modalità 1 (mente inconscia, pilota automatico, pensiero veloce) alla modalità sistema 2 (mente razionale, ragionamento, sistema lento).

Oppure quando una persona viene tradita da qualcuno e poi dice “Non ci si può fidare di nessuno”, sta generalizzando. L’idea balzana che tutte le persone che appartengono ad un certo movimento politico o religioso siano tutte “…” è a sua volta una comune generalizzazione.

Allo stesso modo quando conosciamo per la prima volta una persona, questo filtro ci farà trarre molte conclusioni sul tipo di persona, basandoci su come è vestito, come parla, se è alto, basso, magro o grasso. Questa etichetta che daremo alla persona sarà un pregiudizio che tenderemo a confermare nel corso dell’intera relazione. Bastano meno di 6 secondi alla nostra mente inconscia per appiccicare molte conclusioni affrettate.

N2 Cancellazioni

Quando cancelliamo prestiamo attenzione ad alcuni aspetti della nostra esperienza e ne eliminiamo altri.

Ad esempio, se qualcuno ti chiedesse di raccontare la tua giornata per intero da quando ti sei svegliato, potresti notare quante cose il tuo cervello sceglie di cancellare e quanti dettagli ha cancellato dalla tua memoria cosciente di quello che è successo. Qui addirittura il filtro sarebbe applicato sia sulla fonte dell’esperienza filtrando la realtà in ingresso che sull’uscita, ovvero quello che tu racconti. La tua mente sceglierebbe tra le cose che ti ricordi quelle che ti sembrano più significative… difficilmente racconteresti di esser andato in bagno a fare un bisogno durante la giornata…

Questo filtro è davvero subdolo. Incontro spesso persone che aiuto a comunicare meglio con loro stessi e un classico è sentirmi dire una frase del tipo: Non sono apprezzata o non sono considerata oppure non mi sento ascoltata. In tutti e tre i casi è facile notare che è stata applicata una cancellazione. Cioè manca il soggetto: Chi non ti apprezza? Chi non ti considera? chi non ti scolta… e Boom si arriva all’origine del malessere. Abbiamo recuperato una informazione che la mente ha prima cancellato e poi magari generalizzato e diciamo: Nessuno Mi ascolta. Nessuno mi capisce. Nessuno mi considera… capito come funziona?

N.3 Distorsioni

Quando distorciamo cambiamo il significato che hanno le cose attribuendone uno in modo arbitrario, ad esempio quando presupponiamo che un silenzio significhi che abbiamo offeso qualcuno o che un certo tono di voce alto voglio dire che la persona è arrabbiata con noi. Spesso distorciamo la nostra esperienza facendo in modo che sembri funzionare per noi, ad esempio possiamo credere che se una persona ci tratta duramente è perchè ci tiene molto a noi. Nessuno di questi è un dato di fatto, si tratta di libere interpretazioni della nostra mente creativa.

Noi non percepiamo la realtà per come essa è veramente ma piuttosto noi sperimentiamo solo la nostra percezione della realtà sulla quale sono applicati questi filtri che rende la nostra rappresentazione interna del mondo unica e inimitabile

L’esempio della suocera

Ecco un altro classico esempio che faccio durante i corsi rivolti alle famiglie e alle giovani coppie:

Realtà: Tua suocera si offre di tenere i bambini questa domenica.

  • Reazione 1 (di chi ha creato un buon rapporto con la suocera) Che regalo fantastico! Che bello poter avere un giorno libero per fare qualcosa di nuovo e sapere di lasciare i figli in mani fidate.
  • Reazione 2 (di chi detesta la suocera).. ecco quella Strega …anche la domenica mi vuole portare via i figli. Ma se già li vede tutti i giorni dopo la scuola! Sono figli miei e domenica rimangono con noi.

Capito come funziona questa incredibile macchina di attribuzione di significato, da uno stesso dato iniziale due sensate conclusioni che derivano da una distorsione dell’informazione iniziale.

Conclusione

Adesso che ne hai sentito parlare sei più consapevole di come funzionano i tre principali filtri, in questo articolo puoi leggere dei restanti 5 filtri con qualche esempio significativo: METAPROGRAMMI ed Altri FILTRI sulla Realtà

Non è possibile sottrarci al potere di questi filtri ma adesso che li conosci puoi fare attenzione e farti qualche domanda in più.

Questo post vuole dimostrare che la realtà non esiste ma, come dico sempre, ognuno di noi vive in una sua personale ipnosi che chiama realtà!